La guerra di Trump ai migranti, anche italiani tra i 9mila da deportare a Guantanamo: per Tajani “non c’è da drammatizzare”

Il piano della Casa Bianca

Ottocento europei tra cui alcuni italiani tra i 9mila presunti immigrati irregolari che l’amministrazione Trump intende deportare nelle prossime ore nel carcere americano di Guantanamo, a Cuba, una volta destinato a coloro che erano accusati di terrorismo in relazione all’attacco dell’11 settembre 2001 al Word Trade Center di New York.
A scrivere del progetto della Casa Bianca sono Politico e Washington Post: sull’isola dallo scorso febbraio sono già stati trattenuti per brevi periodi circa 500 persone, dunque si tratterebbe di un aumento esponenziale delle presenze.
Alla base della scelta dell’amministrazione Trump, secondo Politico, è la volontà della Casa Bianca di liberare posti letto nei centri di detenzione americani, oltre al messaggio psicologico volto a scoraggiare l’immigrazione illegale: le tempistiche, con la scelta della maxi deportazione sull’isola che arriva nel mezzo delle rivolte di Los Angeles, non è un caso.
Tra le persone che la Casa Bianca è pronta a inviare a Guantanamo ci sono quasi mille europei: oltre ai nostri connazionali vi sarebbero anche migranti provenienti da Gran Bretagna, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia e Ucraina.
Una grana politica imbarazzante per il governo Meloni, con la premier che da mesi si spende in un precario equilibrio per non rompere i rapporti con Washington e a Bruxelles. Almeno a parole però da Roma è arrivato un primo fermo stop al piano Trump.
A parlare è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Per ora si tratta di un articolo del Washington Post e non c’è nessun annuncio ufficiale – ha detto il leader di Forza Italia ospite di ‘Non stop news’ su Rtl 102.5, -. Le prime informazioni che però vengono dal Dipartimento per la sicurezza nazionale ci dicono che Guantanamo verrebbe utilizzata per i clandestini di Stati che non accettano i rimpatri, cosa che invece l’Italia ha già detto all’amministrazione americana tempo fa che era disposta” a fare, “quindi non dovrebbero esserci possibilità per gli italiani di essere portati a Guantanamo”. Il titolare della Farnesina ha aggiunto in ogni caso che per “domani pomeriggio è già in agenda una telefonata con il segretario di Stato Marco Rubio e cercherò di avere ulteriori chiarimenti, ma mi pare che questa sia una situazione da non drammatizzare perché gli italiani verrebbero ripresi in Italia”.
l'Unità